La mia amica Michela, che era volata via leggera da due mesi, mi ha donato un incontro importante tra i delfini, con l’uomo che sarebbe diventato mio compagno di vita e avventure. E’ successo mentre stavo pensando a lei e a dedicarle le mie migliori immersioni in Mar Rosso.
La mia amica Alessandra, grazie alla sua vitalità e sensibilità, mi ha permesso di incontrare la risata e la persona che mi avrebbe condotto a portarla nella mia vita, Richard Romagnoli.
A volte non ce ne rendiamo conto, ma la maggior parte di ciò che accade nella nostra vita, anche in quella professionale, ha radici profonde nelle nostre amicizie stabili e forti.
Non significa farsi “amiche” le persone che possono avvantaggiarci professionalmente; non rientra nella definizione di amicizia.
E nemmeno contare gli amici su Facebook e i mi piace.
Significa che se nella nostra vita è presente l’amicizia, tutto assume una prospettiva migliore. Gli amici ti mantengono motivato e focalizzato.
Quanta potenza c’è nell’idea di amicizia di Empedocle come concetto fisico! Intendeva l’amicizia come forza cosmica, che mantiene uniti gli elementi aria, acqua, terra, fuoco.
Non dimentichiamo gli alchimisti; chiamavano amicizia l’affinità tra due elementi chimici, l’attitudine a unirsi in un composto. E nemmeno i grammatici, che studiavano le amicizie tra le lettere dell’alfabeto, le loro combinazioni.
A me pare importante l’idea che ne aveva Aristotele: amicizia come scelta, abitudine, necessità, reciprocità.
L’amicizia è “comunanza di ideali e di vita: nasce tra uguali che hanno cose in comune”.
Gli amici sono molto importanti per il nostro benessere psicologico e fisico, che ne siamo consapevoli o no.
Le ricerche scientifiche confermano addirittura che la forza delle nostre amicizie è un indicatore affidabile del nostro benessere emozionale e fisico.
Una meta analisi recente, basata su 148 studi, ha verificato che avere forti relazioni sociali è associato ad una riduzione del 50% del rischio di mortalità. Che l’influenza dei nostri legami di amicizia sulla nostra aspettativa di vita è paragonabile, in modo inversamente proporzionale, a quella di fattori come il fumo, l’alcol, l’inattività fisica, l’obesità (Sheldon, K. M., & Hoon, T. H., 2007) (Holt-Lunstad, J., Smith, T. B., & Layton, J. B., 2010).
Nel suo De Amicitia così dice Cicerone, facendo parlare Lelio:
“L’amicizia è niente altro se non un perfetto accordo nelle cose divine e umane, unito con un sentimento di benevolenza e di affetto; e di essa certo non so se, eccettuata la sapienza, dagli dei sia stata data all’uomo cosa migliore.”
Ce ne dimentichiamo, talvolta, nel vortice degli impegni, nelle nostre corse. Ancora di più di quanto non facciamo con amore e famiglia.
E gli studi mostrano che più tardi, nella vita, ce ne pentiamo molto (Roese, N. J., 2017).
Hai mai pensato a come migliorare la profondità e longevità delle tue amicizie, a come valorizzarle? Avere amici è importante, ma lo è anche interagire con loro.
Un esercizio ti sarà utile.
E’ l’ adattamento di una pratica che piace molto alle persone che mi scelgono come coach, per accompagnarle nel cammino verso una vita più consapevole.
Fermati e prendi un appuntamento con te stesso: almeno 10 minuti, anche 15.
Fai una lista di ciò che fai nella tua giornata e nella tua settimana.
Scrivi in modo naturale le cose che ti vengono in mente senza pensarci troppo, senza pensare a ciò che è “giusto” o “sbagliato”.
Scrivi almeno 10 cose, meglio se ne trovi 15.
Una volta scritta questa lista, fermati un attimo, chiudi gli occhi e fai 3 profondi respiri.
Dopo qualche istante riapri gli occhi e guarda la tua lista.
Quante volte compaiono i tuoi amici in questa lista?
Puoi dire che l’amicizia è un valore presente nelle tue giornate?
Cosa ti suggerisce questa lista?
Cosa scegli di fare per portare l’amicizia in modo vero nella tua vita?
Fonti
Dizionario Treccani
Holt-Lunstad, J., Smith, T. B., & Layton, J. B. (2010). Social Relationships and Mortality Risk: A Meta-analytic Review.
Roese, N. J. (2005). If Only: How To Turn Regret Into Opportunity. Il libro nel quale Neil Roese affronta il discorso del rimpianto e di come trasformarlo in opportunità.
Roese, N. J. (2017, luglio 28). Being Too Busy for Friends Won’t Help Your Career. Harvard Business Review.
Sheldon, K. M., & Hoon, T. H. (2007). The multiple determination of well-being: Independent effects of positive traits, needs, goals, selves, social supports, and cultural contexts. Journal of Happiness Studies, 8(4), 565–592.